Leggendo i giornali, non possiamo fare a meno di notare quante, tra le notizie provenienti dal mondo  riportino dei seri problemi per la salute delle persone. Da Seveso in poi, passando per Chernobyl, il buco nell’ozono, i cibi transgenici, fino alle recenti bombe all’uranio e alla mucca pazza, l’opinione pubblica è sempre stata informata “quanto basta” dei disastri ecologici ed ambientali.

Pazza io?????

Quando succede qualcosa di sospetto, subito solerti annunciatori televisivi fanno notare che tutto va bene, che la situazione è sotto controllo, che non c’è nulla da temere. Però sarebbe bene che i vecchi ed i bambini non uscissero di casa, che l’acqua fosse fatta bollire, e che non è il caso di girellare troppo per le strade quando c’è il sole, che se la pelle si copre di chiazze rosse di sicuro sono state le zanzare… Basta pensare alla Mucca Pazza: i muscoli sono buoni, è il cervello che è da buttare (curiosa metafora della società moderna…). Però per sicurezza, se un’animale è malato si ammazzano tutti gli animali dell’azienda agricola, si brucia la casa del contadino e gli si bucano le gomme del trattore… Questo si che è rassicurante!

Tutto questo bombardamento di informazioni contraddittorie, lascia quantomeno disorientati i cittadini, i quali cominciano ben presto a fare confusione e a mescolare i timori, le cause e gli effetti dei troiai che si mangia e che si respira. Ascoltando i vari telegiornali, io stesso sono arrivato ad uno stato di confusione tale che ho cominciato a teorizzare.

Così, nella mia mente offuscata da troppa malainformazione, mi sono trovato ad immaginarmi questi poveri bovini, alimentati da allevatori senza troppi scrupoli con barre di uranio prelevate dalla centrale di Chernobyl e col foraggio transgenico. In effetti mi sono rattristato un po’ nel pensare ad un povero vitellino da latte intento a sgranocchiare un cilindretto di metallo…

Queste mucche, esposte al sole, si beccavano pure nel groppone tutto l’ozono che filtra dal famigerato buco, minando ancor di più le già critiche condizioni fisiche degli animali. Nasce così nella mia immaginazione la figura della Mucca Impoverita, capace di produrre latte dal caratteristico colore giallo-fosforescente, e utilizzabili solo per fare giubbotti in pelle, cinture e ad essere ridotte in bocconcini tipo kitekat per altri ignari bovini.

Non contento dei miei pensieri folli, mi sono spinto oltre. Ho pensato: che farsene di un’animale talmente deperito da essere inutilizzabile? Ebbene, a risolvere il problema ci ha pensato ancora una volta il grande fratello americano: i bovini venivano utilizzati nella guerra in Jugoslavia come proiettili anticarro e come bombe sganciate dagli aerei. Se vi pare una cosa crudele per l’animale, immaginatevi l’effetto devastante di un bovino che cade su una palazzina… Ancora oggi, si stanno studiando gli effetti di tali bombardamenti in Serbia, con i soldati armati di contatori Geiger per misurare le radiazioni e di pennato per farsi strada tra i costolicci degli animali precipitati.

Forse mi sono lasciato prendere la mano ed ho fantasticato un pochino, ma in effetti se ci si pensa bene la situazione è abbastanza inquietante. Più o meno consciamente, stiamo diventando diffidenti verso tutto quello che mangiamo e che beviamo. E non può essere altrimenti. Non so voi, ma io il cocomero a dicembre non lo compro, cosiccome non mi fido del latte “arricchito” da chissà quali vitamine anti-questo e pro-quello. Vietano il formaggio stagionato nelle grotte (perché dicono  che non sia igienico) e ci fanno mangiare delle fettine di mortadella preconfezionata dal colore verdognolo con scadenza Giugno 2008.

Fra un po’ dovremmo mangiare il pane senza grano, la bistecca senz’osso, il vino analcolico, il rocchio senza grasso e l’olio poco unto. Io dietro casa ci ho il mio orticello, ma se mi fanno diventare radioattiva anche la bietola allora è la volta buona che faccio la rivoluzione.

Speriamo che alla fine tutti questi allarmi facciano capire a chi di dovere che la corda è già abbastanza tirata, e che se si spezza saranno dolori per tutti.

 Gia ora ci vuole un gran culo per morire di vecchiaia…